GEOGRAPHY AND THE NOVUM
Abstract
La Geografia e il nuovo. – La Geografia, “condannata” all’oggi, al presente, da uno statuto disciplinare che la vorrebbe impegnata nella lettura del mondo qual è, mentre il mondo si restringe, si rattrappisce o, addirittura, si barrica nell’angustia dell’hic et nunc, si presta ad interpretarne le modificazioni. Mentre il mondo appare sempre più come la dilatazione del presente e come tale viene letto e interpretato, con la distanza annullata e l’altrove dismesso, la Geografia può, a buon diritto, rivendicare di essere il sapere più attrezzato per dare profondità di conoscenza all’incontro con il nuovo. Il presente contributo intende mostrare come, in particolare, la Geografia culturale sembri connettere bene il notum al novum, il mundus notus al mundus novus, a dar conseguenza, cioè, alla brama di sfondare il muro del tempo.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.19246/DOCUGEO2281-7549/201802_01
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ISSN: 2281-7549
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