“A MALAPENA IL CIELO RIESCE AD ABBRACCIARLO”. KAFKA, GLI SPAZI SMISURATI E NOIALTRI
Abstract
La bulimica saggistica che si è esercitata su Kafka è riuscita nel difficile compito di mancarne l’ossessione per lo spazio. Che sia misero e angusto come quello dei solai tribunalizi del Processo, che sia quello sconfinato della Cina imperiale, dappertutto i personaggi scontano la loro inadeguatezza rispetto al mondo irrigidito e degradato che Kafka descrive.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.19246/DOCUGEO2281-7549/202303_43
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ISSN: 2281-7549
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